Indice
A questo punto, si dovrebbe essere pronti a creare il pacchetto.
Al fine di (ri)creare un pacchetto in modo appropriato, è necessario assicurarsi di installare
il pacchetto build-essential
,
i pacchetti elencati nel campo Build-Depends
(vedere
Sezione 4.1, «control
»), e
i pacchetti elencati nel campo Build-Depends-indep
(vedere Sezione 4.1, «control
»).
Adesso ci si sposti nella directory dei sorgenti del programma e si lanci il comando:
$ dpkg-buildpackage -us -uc
Questo comando creerà i pacchetti binari e sorgenti al posto vostro. Eseguirà le seguenti operazioni:
pulirà l'albero dei sorgenti (debian/rules clean
)
costruirà il pacchetto sorgente (dpkg-source -b
)
costruirà il programma (debian/rules build
)
costruirà il pacchetto binario (fakeroot debian/rules
binary
)
crea il file .dsc
crea il file .changes
, utilizzando
dpkg-genchanges
Se si è soddisfatti del pacchetto generato, si firmino i file
.dsc
e .changes
con la chiave GPG
privata utilizzando il comando debsign. È necessario
inserire la propria passphrase segreta due volte. [63]
Per un pacchetto Debian non-nativo, per esempio, gentoo
, si vedano i seguenti file nella
directory superiore (~/gentoo
) dopo la creazione dei
pacchetti:
gentoo_0.9.12.orig.tar.gz
Questo è il codice sorgente originale, semplicemente rinominato in modo da
aderire allo standard Debian. Da notare che questo è stato creato
inizialmente con il comando dh_make -f
../gentoo-0.9.12.tar.gz
.
gentoo_0.9.12-1.dsc
Questo è un sommario del contenuto del codice sorgente. Questo file è
generato dal file control
, ed è usato quando si
decomprime il sorgente con dpkg-source(1).
gentoo_0.9.12-1.debian.tar.gz
Questo file compresso contiene il contenuto della directory
debian
. Ogni modifica effettuata al codice sorgente
originale, verrà memorizzata come patch di quilt in
debian/patches
.
Se qualcun altro volesse ri-creare il pacchetto da zero, potrebbe farlo
facilmente usando i suddetti tre file. La procedura di estrazione è banale:
basta copiare i tre file da qualche parte ed eseguire dpkg-source
-x gentoo_0.9.12-1.dsc
. [64]
gentoo_0.9.12-1_i386.deb
Questo è il pacchetto binario completo. Si può usare dpkg per installarlo e rimuoverlo, come per ogni altro pacchetto.
gentoo_0.9.12-1_i386.changes
Questo file descrive tutte le modifiche effettuate nella revisione corrente
del pacchetto; è usata dai programmi di manutenzione dell'archivio FTP di
Debian, per installare i pacchetti binari e sorgenti. È generato
parzialmente dal contenuto del file changelog
e dal
file .dsc
.
Quando si lavora sul pacchetto, potrebbero cambiare il funzionamento del programma, o potrebbero venire introdotte nuove funzionalità. Chi scaricherà il pacchetto, potrà controllare questo file per vedere velocemente quali sono i cambiamenti. I programmi di manutenzione dell'archivio Debian invieranno anche i contenuti di questo file alla mailing list debian-devel-changes-@lists.debian.org.
I file gentoo_0.9.12-1.dsc
e
gentoo_0.9.12-1_i386.changes
devono essere firmati
usando il comando debsign con la propria chiave privata
GPG presente nella directory ~/.gnupg/
, prima di
caricarli nell'archivio FTP Debian. La firma GPG è la prova che questi file
sono veramente stati generati da te, utilizzando la chiave GPG pubblica.
Il comando debsign può essere eseguito per firmare con
l'ID della chiave GPG specificata, nel file
~/.devscripts
, come seguie (utile in caso di sponsoring
di pacchetti):
DEBSIGN_KEYID=Your_GPG_keyID
Le lunghe stringhe di numeri nei file .dsc
e
.changes
sono codici di controllo SHA1/SHA256 per i
file menzionati. Chi scarica questi file, può controllarli con
sha1sum(1), o sha256sum(1) e se i numeri non corrispondessero saprebbe che il file
relativo è corrotto, o è stato alterato.
Debian supporta molti port tramite la autobuilder network, su cui sono in esecuzione i demoni di buildd su molti computer con architetture differenti. Anche se non sarà necessario fare questo da soli, si dovrebbe essere consapevoli di quello che succederà ai pacchetti. Si vedrà, in maniera non approfondita, come i pacchetti vengono ricostruiti per architetture differenti. [65]
I pacchetti con Architecture: any
, verranno ricostruiti
dal sistema di auto-costruzione. Ci si assicuri di avere installato
il pacchetto build-essential
, e
i pacchetti elencati nel campo Build-Depends
(vedere
Sezione 4.1, «control
»).
Dopo si può eseguire il comando seguente nella directory dei sorgenti:
$ dpkg-buildpackage -B
Questo comando creerà i pacchetti binari e sorgenti al posto vostro. Eseguirà le seguenti operazioni:
pulirà l'albero dei sorgenti (debian/rules clean
)
costruirà il programma (debian/rules build
)
costruirà il pacchetto binario per una specifica architettura
(fakeroot debian/rules binary-arch
)
firmerà il file sorgente .dsc
file, usando
gpg
creerà e firmerà il file di upload .changes
file,
usando dpkg-genchanges e gpg
È questo il motivo per il quale si vede il proprio pacchetto per altre architetture.
Anche se i pacchetti sono elencati nel campo
Build-Depends-Indep
, per la normale creazione del
pacchetto, devono comunque essere installati (vedere Sezione 6.1, «(ri)Creazione completa»), invece per il sistema di auto-costruzione non è
necessario installarli dato che costruisce solamente pacchetti binari per
una specifica architettura. [66] Questa
distinzione tra la normale pacchettizzazione e il sistema di
auto-costruzione determina se i pacchetti richiesti devono essere registrati
nei campi Build-Depends
o
Build-Depends-Indep
nel file
debian/control
(vedere Sezione 4.1, «control
»).
È possibile automatizzare ulteriormente il processo di creazione del pacchetto, eseguito con il comando dpkg-buildpackage, utilizzando il comando debuild. Vedere debuild(1).
Il comando debuild esegue il comando
lintian per effettuare un controllo statico dopo la
creazione del pacchetto Debian. Il comando lintian può
essere personalizzato come segue, nel file
~/.devscripts
:
DEBUILD_DPKG_BUILDPACKAGE_OPTS="-us -uc -I -i" DEBUILD_LINTIAN_OPTS="-i -I --show-overrides"
Si possono ripulire i sorgenti e ricreare il pacchetto da un account utente, semplicemente con:
$ debuild
È possibile ripulire l'albero dei sorgenti semplicemente con:
$ debuild -- clean
Il pacchetto pbuilder
è molto utile
per verificare le dipendenze di creazione del pacchetto da un ambiente
(chroot) di compilazione sano e minimale. [67] Questo assicura di compilare i sorgenti in maniera
pulita, usando la distribuzione sid
un compilatore
automatico (auto-builder) per differenti architetture ed evita i bug FTBFS
(Fails To Build From Source) di severità seria, che sono sempre di categoria
RC (Critici per il Rilascio). [68]
Si configuri il pacchetto pbuilder
come segue.
impostare il permesso di scrittura per l'utente alla directory
/var/cache/pbuilder/result
.
creare una directory, ad es.
,
con i permessi di scrittura per l'utente per potergli inserire degli script
di hook.
/var/cache/pbuilder/hooks
configurare il file ~/.pbuilderrc
o
/etc/pbuilderrc
in modo che includa le seguenti righe.
AUTO_DEBSIGN=${AUTO_DEBSIGN:-no}
HOOKDIR=/var/cache/pbuilder/hooks
Si avvii pbuilder
per costruire
l'ambiente chroot locale, come segue:
$ sudo pbuilder create
Se si hanno già i pacchetti sorgenti, eseguire i seguenti comandi nella
directory in cui si trovano i file
,
foo
.orig.tar.gz
, e
foo
.debian.tar.gz
per aggiornare
l'ambiente chroot di foo
.dscpbuilder
e per costruirci dentro il pacchetto
binario:
$ sudo pbuilder --update
$ sudo pbuilder --build foo_version
.dsc
Il nuovo pacchetto, senza firme GPG, sarà creato nella directory
/var/cache/pbuilder/result/
e non sarà assegnato
all'utente root.
Le firme GPG sui file .dsc
.changes
possono essere generate come segue:
$ cd /var/cache/pbuilder/result/
$ debsign foo_version_arch
.changes
Se si ha l'albero dei sorgenti aggiornato, ma non si sono generati i
rispettivi pacchetti sorgenti, eseguire i seguenti comandi nella directory
dei sorgenti in cui si trova il file debian
:
$ sudo pbuilder --update $ pdebuild
È possibile accedere all'ambiente chroot con il comando
pbuilder --login --save-after-login
e configurarlo come
si vuole. Questo ambiente può essere salvato, semplicemente uscendo dalla
shell con ^D
(Control-D).
L'ultima versione del programma lintian può essere
eseguita nell'ambiente chroot
, usando gli script di hook
,
configurati come segue: [69]
/var/cache/pbuilder/hooks
/B90lintian
#!/bin/sh set -e install_packages() { apt-get -y --allow-downgrades install "$@" } install_packages lintian echo "+++ lintian output +++" su -c "lintian -i -I --show-overrides /tmp/buildd/*.changes" - pbuilder # use this version if you don't want lintian to fail the build #su -c "lintian -i -I --show-overrides /tmp/buildd/*.changes; :" - pbuilder echo "+++ end of lintian output +++"
È necessario avere accesso all'ultima versione di sid
per
poter costruire correttamente i pacchetti per sid
. In
pratica sid
potrebbe avere dei problemi che rendono poco
consigliabile migrare l'intero sistema. In questo caso il pacchetto
pbuilder
può essere molto di aiuto.
Potrebbe essere necessario aggiornare i pacchetti stable
dopo il loro rilascio per stable-proposed-updates
,
stable/updates
, ecc. [70] Per questa ragione se si sta utilizzando un sistema
sid
non è una buona scusa per non aggiornarli
tempestivamente. Il pacchetto pbuilder
aiuta ad accedere agli ambienti di
quasi tutte le distribuzioni derivate da Debian con la stessa architettura
di CPU.
Vedere http://www.netfort.gr.jp/~dancer/software/pbuilder.html, pdebuild(1), pbuilderrc(5), e pbuilder(8).
Se l'autore originale utilizza un sistema di controllo di versione (VCS) [71] per gestire il proprio codice, si dovrebbe prendere in considerazione di usarlo. Questo rende molto più semplice la fusione e la raccolta di patch dai sorgenti originali. Ci sono diversi pacchetti di script adatti alla costruzione di pacchetti Debian per ogni sistema VCS.
git-buildpackage
: una suite per
aiutare con i pacchetti Debian nei repository Git.
svn-buildpackage
: programmi di
supporto per mantenere i pacchetti Debian con Subversion.
cvs-buildpackage
: una serie di
script per i pacchetti Debian per gli alberi di sorgenti sotto CVS.
L'utilizzo di git-buildpackage
sta
diventando molto popolare per gli sviluppatori Debian,questo permette di
gestire i pacchetti Debian con il server Git su alioth.debian.org. [72] Questo pacchetto offre molti comandi che
automatizzano le procedure di pacchettizzazione:
git-import-dsc(1): importa il precedente pacchetto Debian in un repository Git.
git-import-orig(1): importa nuovi tar sorgenti originali (upstream) in un repository Git.
git-dch(1): genera il changelog Debian dai messaggi dei commit Git.
git-buildpackage(1): costruisce i pacchetti Debian da un repository Git.
git-pbuilder(1): costruisce i pacchetti Debian da un repository Git, utilizzando pbuilder/cowbuilder.
Questi comandi utilizzano 3 "branch" per tenere traccia dell'attività sulla pacchettizzazione:
main
per l'albero dei sorgenti dei pacchetti Debian.
upstream
per l'albero dei sorgenti originali.
pristine-tar
per i tarball dei sorgenti originali
generati dall'opzione --pristine-tar
.[73]
È possibile configurare git-buildpackage
utilizzando il file
~/.gbp.conf
. Vedere gbp.conf(5). [74]
Con un pacchetto di grandi dimensioni, si potrebbe non voler ricostruire
tutto da zero, ogni volta che si modifica un dettaglio in
debian/rules
. Per effettuare delle prove, si può
creare un file .deb
, senza ricompilare i sorgenti
originali, come segue: [75]:
$ fakeroot debian/rules binary
Oppure, semplicemente controllando se si costruisce o no:
$ fakeroot debian/rules build
Una volta completati i vari aggiustamenti, bisogna ricordarsi di ricostruire
il pacchetto usando la giusta procedura. Si potrebbe non essere in grado di
caricare il pacchetto correttamente se si prova con dei file
.deb
creati in questo modo.
Ecco un breve riassunto di come molti comandi per creare i pacchetti si incastrano nella gerarchia di comando. Ci sono molti modi per fare la stessa cosa.
debian/rules
= script responsabile della costruzione
del pacchetto
dpkg-buildpackage = il cuore dello strumento di costruzione del pacchetto
debuild = dpkg-buildpackage + lintian (creare il pacchetto utilizzando un ambiente con le variabili controllate)
pbuilder = il cuore dello strumento chroot dell'ambiente Debian
pdebuild = pbuilder + dpkg-buildpackage (costruito in chroot)
cowbuilder = velocizza l'esecuzione di pbuilder
git-pbuilder = una sintassi a linea di comando facilitata per pdebuild (usato da gbp buildpackage)
gbp = gestisce il sorgente Debian utilizzando un repository git
gbp buildpackage = pbuilder + dpkg-buildpackage + gbp
Sebbene l'uso di comandi di alto livello come gbp
buildpackage e pbuilder assicura l'ambiente
ideale per la costruzione del pacchetto, è essenziale comprendere come i
comandi di basso livello debian/rules
e
dpkg-buildpackage vengono richiamati da loro.
[63] Questa chiave GPG deve essere firmata da uno sviluppatore Debian per collegarsi alla rete di fiducia e bisogna essere registrati al portachiavi Debian. In questo modo i pacchetti caricati potranno essere accettati ed inseriti negli archivi Debian. Vedere Creare una nuova chiave GPG e Debian Wiki on Keysigning.
[64] È possibile evitare di applicare la patch quilt, nel
formato sorgente 3.0 (quilt)
, aggiungendo il parametro
--skip-patches
al comando di estrazione. In alternativa,
è possibile eseguire dquilt pop -a
dopo le normali
operazioni.
[65] L'attuale sistema di auto-costruzione è molto più complicato di come è qui documentato. Tali dettagli esulano dallo scopo del documento.
[66] Diversamente dal pacchetto pbuilder
,
l'ambiente chroot sotto il pacchetto sbuild
, usato dal sistema di auto-costruzione,
non forza la creazione di un sistema minimale, e potrebbe lasciare
installati molti pacchetti.
[67] pbuilder
è ancora in evoluzione, si
dovrebbe controllare l'attuale configurazione consultando la documentazione
ufficiale più recente.
[68] Vedere http://buildd.debian.org/ per maggiori informazioni sull'auto-costruzione dei pacchetti Debian.
[69] Ciò presuppone il settaggio
HOOKDIR=/var/cache/pbuilder/hooks
. È possibile trovare
numerosi esempi di script di hook, nella directory
/usr/share/doc/pbuilder/examples
.
[70] Ci sono alcune restrizioni per tali aggiornamenti del pacchetto
stable
.
[71] Vedere Version control systems per più informazioni.
[72] Debian wiki Alioth spiega come usare il servizio alioth.debian.org.
[73] L'opzione --pristine-tar
esegue il comando
pristine-tar che può rigenerare un copia esatta del
tarball dei sorgenti originali, utilizzando solo un piccolo file binario
delta e i contenuti del tarball, che normalmente sono conservati nel branch
upstream
del VCS.
[74] Ecco alcune risorse web, per gli utenti esperti.
Creare pacchetti Debian Packages con git-buildpackage
(/usr/share/doc/git-buildpackage/manual-html/gbp.html
)
[75] Le variabili d'ambiente, che sono normalmente impostate con dei valori corretti, non sono utilizzati in questa modalità. Mai creare dei pacchetti, che poi andranno caricati, utilizzando il metodo veloce.