Appendice A. Pacchettizzazione avanzata

Indice

A.1. Librerie condivise
A.2. Gestire debian/package.symbols
A.3. Multiarch
A.4. Costruzione del pacchetto della libreria condivisa
A.5. Pacchetto nativo Debian

Sono qui riportati alcuni suggerimenti e riferimenti sulle cose più comuni riguardanti la pacchettizzazione avanzata. Si consiglia vivamente di leggere tutti i riferimenti qui riportati.

Può essere necessario modificare manualmente il file del template del pacchetto generato dal comando dh_make per affrontare gli argomenti trattati in questo capitolo. Il nuovo comando debmake potrebbe trattare questi temi in modo migliore.

Prima di pacchettizzare una libreria condivisa, si dovrebbero leggere attentamente i seguenti riferimenti principali:

Di seguito alcuni semplici suggerimenti per iniziare:

  • Le librerie condivise sono file oggetto ELF che contengono del codice compilato.

  • Le librerie condivise sono distribuite come file *.so. (Né come file *.a né come file *.la)

  • Le librerie condivise sono utilizzate principalmente per condividere codice tra più eseguibili, utilizzando il sistema ld.

  • Le librerie condivise sono a volte utilizzate per fornire plugin a più di un file eseguibile con il sistema dlopen.

  • Le librerie condivise esportano i symbols che rappresentano gli oggetti compilati, come le variabili, le funzioni e le classi; e consentono l'accesso ad essi dagli eseguibili collegati.

  • Il SONAME di una libreria condivisa libfoo.so.1: objdump -p libfoo.so.1 | grep SONAME [88]

  • Il SONAME di una libreria condivisa di solito corrisponde al nome del file della libreria (ma non sempre).

  • Il SONAME delle librerie condivise collegate a /usr/bin/foo: objdump -p /usr/bin/foo | grep NEEDED [89]

  • libfoo1: il pacchetto libreria per la libreria condivisa libfoo.so.1 con la versione SONAME ABI 1.[90]

  • Gli script dei maintainer riguardanti i pacchetti libreria devono richiamare ldconfig in circostanze specifiche per creare i necessari collegamenti simbolici per SONAME.[91]

  • libfoo1-dbg: i pacchetti di simboli di debugging che contengono i simboli di debugging per il pacchetto della libreria condivisa libfoo1.

  • libfoo-dev: il pacchetto di sviluppo che contiene i file header etc, per la libreria condivisa libfoo.so.1.[92]

  • Un pacchetto Debian, di norma, non deve contenere file di archivi Libtool *.la.[93]

  • Un pacchetto Debian, di norma, non deve usare RPATH.[94]

  • Anche se un po' datato, ed è solo un riferimento secondario, Debian Library Packaging Guide può ancora essere utile.

Quando si pacchettizza una libreria condivisa, si deve creare il file debian/package.symbols per gestire la versione minima associata ad ogni simbolo per le modifiche ABI compatibili con le versioni precedenti, utilizzando lo stesso SONAME della libreria per lo stesso nome del pacchetto della libreria condivisa.[95] Si dovrebbero leggere, con attenzione, i seguenti riferimenti:

Di seguito un esempio di massima, per creare il pacchetto libfoo1 alla versione originale (upstream) 1.3 con il file debian/libfoo1.symbols corretto:

  • Preparare lo scheletro dell'albero del sorgente debianizzato utilizzando il file originale libfoo-1.3.tar.gz.

    • Se è il primo pacchetto per libfoo1, bisogna creare il file vuoto debian/libfoo1.symbols.

    • Se la versione originale (upstream) precedente 1.2 è stata pacchettizzata come libfoo1 con il file debian/libfoo1.symbols nei propri sorgenti del pacchetto, lo si utilizzi.

    • Se la versione originale (upstream) precedente 1.2 non è stata pacchettizzata con il file debian/libfoo1.symbols, è necessario creare il file symbols per tutti i pacchetti binari disponibili con lo stesso nome del pacchetto della libreria condivisa che contiene lo stesso SONAME della libreria, ad esempio, le versioni 1.1-1 e 1.2-1. [97]

      $ dpkg-deb -x libfoo1_1.1-1.deb libfoo1_1.1-1
      $ dpkg-deb -x libfoo1_1.2-1.deb libfoo1_1.2-1
      $ : > symbols
      $ dpkg-gensymbols -v1.1 -plibfoo1 -Plibfoo1_1.1-1 -Osymbols
      $ dpkg-gensymbols -v1.2 -plibfoo1 -Plibfoo1_1.2-1 -Osymbols
      
  • È possibile provare a costruire l'albero dei sorgenti utilizzando dei programmi come debuild e pdebuild. (Se questo non riesce a causa della mancanza di simboli, ecc, ci sono stati dei cambiamenti ABI incompatibili con le versioni precedenti, che richiedono di cambiare il nome del pacchetto della libreria condivisa a qualcosa di simile libfoo1a e si dovrebbe ricominciare di nuovo da capo.)

    $ cd libfoo-1.3
    $ debuild
    ...
    dpkg-gensymbols: warning: some new symbols appeared in the symbols file: ...
     see diff output below
    --- debian/libfoo1.symbols (libfoo1_1.3-1_amd64)
    +++ dpkg-gensymbolsFE5gzx        2012-11-11 02:24:53.609667389 +0900
    @@ -127,6 +127,7 @@
      foo_get_name@Base 1.1
      foo_get_longname@Base 1.2
      foo_get_type@Base 1.1
    + foo_get_longtype@Base 1.3-1
      foo_get_symbol@Base 1.1
      foo_get_rank@Base 1.1
      foo_new@Base 1.1
    ...
    
  • Se si vede il diff stampato da dpkg-gensymbols qui sopra, bisogna estrarre i file symbols aggiornati correttamente dal pacchetto binario generato dalla libreria condivisa. [98]

    $ cd ..
    $ dpkg-deb -R  libfoo1_1.3_amd64.deb libfoo1-tmp
    $ sed -e 's/1\.3-1/1\.3/' libfoo1-tmp/DEBIAN/symbols \
            >libfoo-1.3/debian/libfoo1.symbols
    
  • Costruire la release dei pacchetti con programmi come debuild e pdebuild.

    $ cd libfoo-1.3
    $ debuild -- clean
    $ debuild
    ...
    

In aggiunta agli esempi sopra riportati, è necessario controllare ulteriormente la compatibilità ABI e cambiare le versioni di qualche simbolo manualmente come richiesto. [99]

Anche se è solo un riferimento secondario,, Debian wiki UsingSymbolsFiles e i suoi collegamenti possono essere utili.

La funzionalità multiarch introdotta in Debian wheezy integra il supporto per l'installazione dei pacchetti binari cross-architettura (in particolare i386<->amd64, ma anche altre combinazioni) in dpkg e apt. Si consiglia di leggere attentamente i seguenti riferimenti:

Esso utilizza la tripletta come i386-linux-gnu e x86_64-linux-gnu per il percorso d'installazione delle librerie condivise. La tripletta del percorso reale è impostata con il valore dinamico $(DEB_HOST_MULTIARCH) da dpkg-architecture(1) per ogni costruzione. Ad esempio, il percorso per installare le librerie multiarch viene modificato come segue.[100]

Qui di seguito alcuni esempi tipici di pacchetti multiarch divisi per scenario:

  • sorgente di libreria libfoo-1.tar.gz

  • sorgente di programma bar-1.tar.gz scritto con un linguaggio compilato

  • sorgente di programma baz-1.tar.gz scritto con un linguaggio interpretato

Si prega di notare che il pacchetto di sviluppo dovrebbe contenere un link simbolico per la libreria condivisa associata senza un numero di versione. Ad es.: /usr/lib/x86_64-linux-gnu/libfoo.so -> libfoo.so.1

Si può costruire il pacchetto Debian delle libreria, abilitando il supporto multiarch utilizzando dh(1) come di seguito:

Ci si assicuri di verificare che il pacchetto di libreria condivisa contenga solo i file attesi, e che il pacchetto -dev continui a funzionare.

Tutti i file installati contemporaneamente come pacchetto multiarch con lo stesso percorso del file devono avere esattamente lo stesso contenuto. È necessario prestare attenzione alle differenze generate dall'ordine dei byte nei dati e dall'algoritmo di compressione.

Se il pacchetto è mantenuto solo per Debian o per uso locale, il suo sorgente potrebbe contenere tutti i file in debian/*. In questo caso, ci sono 2 modi per pacchettizzarlo.

È possibile creare l'archivio originale escludendo i file in debian/* e pacchettizandolo come pacchetto Debian non nativo, come descritto in Sezione 2.1, «Flusso di lavoro per la costruzione dei pacchetti Debian». Questo è il metodo normale che alcune persone incoraggiano ad utilizzare.

L'alternativa è utilizzare lo stesso metodo usato dai pacchetti Debian nativi.

  • Creare un pacchetto sorgente nativo di Debian nel formato 3.0 (native) usando un singolo file tar compresso che include tutti i file.

    • pacchetto_versione.tar.gz
    • pacchetto_versione.dsc
  • Costruire pacchetti binari Debian dal pacchetto sorgente nativo di Debian.

    • pacchetto_versione_arch.deb

Per esempio, se si hanno i file sorgenti in ~/mypackage-1.0 senza i file debian/*, si può creare un pacchetto nativo Debian, utilizzando il comando dh_make come segue:

$ cd ~/mypackage-1.0
$ dh_make --native

La directory debian e il suo contenuto, sono creati proprio come Sezione 2.8, «Il primo pacchetto non nativo per Debian». Questo non crea un archivio poiché si tratta di un pacchetto Debian nativo. Questa è l'unica differenza. Il resto delle attività di pacchettizzazione sono praticamente le stesse.

Dopo l'esecuzione del comando dpkg-buildpackage, si possono vedere i seguenti file nella directory principale:

  • mypackage_1.0.tar.gz

    Questo è l'archivio del codice sorgente creato dalla directory mypackage-1.0 dal comando dpkg-source. (Il suffisso non è orig.tar.gz.)

  • mypackage_1.0.dsc

    Questo è un sommario del contenuto del codice sorgente, come per i pacchetti non-nativi Debian. (non c'è revisione Debian.)

  • mypackage_1.0_i386.deb

    Questo è il pacchetto binario completo, come per i pacchetti non-nativi Debian. (non c'è revisione Debian.)

  • mypackage_1.0_i386.changes

    Questo file descrive tutte le modifiche apportate nella versione attuale del pacchetto, come per i pacchetti Debian non-nativi. (non c'è revisione Debian.)



[88] In alternativa: readelf -d libfoo.so.1 | grep SONAME

[89] In alternativa: readelf -d libfoo.so.1 | grep NEEDED

[95] Le modifiche ABI incompatibili con le versioni precedenti, normalmente rendono necessario aggiornare il SONAME della libreria e il nome del pacchetto della libreria condivisa a quelli nuovi.

[96] Per le librerie C++ e per gli altri casi in cui il tracciamento dei singoli simboli è troppo difficile, si consulti invece Manuale delle policy di Debian, 8.6.4 "The shlibs system", instead.

[97] Tutte la versioni precedenti del pacchetto Debian packages sono disponibili su http://snapshot.debian.org/. La revisione Debian viene eliminata dalla versione per rendere più facile il backport del pacchetto: 1.1 << 1.1-1~bpo70+1 << 1.1-1 and 1.2 << 1.2-1~bpo70+1 << 1.2-1

[98] La revisione Debian viene eliminata dalla versione per rendere più facile il backport del pacchetto: 1.3 << 1.3-1~bpo70+1 << 1.3-1

[100] Vecchi percorsi di libreria, per scopi speciali, come /lib32/ and /lib64/ non sono più utilizzati.

[101] In alternativa, si possono aggiungere gli argomenti --libdir=\$${prefix}/lib/$(DEB_HOST_MULTIARCH) e --libexecdir=\$${prefix}/lib/$(DEB_HOST_MULTIARCH) a ./configure. Si noti che --libexecdir indica il percorso predefinito d'installazione dei programmi eseguibili gestiti da altri programmi e non dagli utenti. Il percorso predefinito di Autotools è /usr/libexec/ mentre quello di Debian è /usr/lib/.